Ci sono notti che rimangono per sempre nel nostro cuore e nella memoria: tutti i tifosi interisti si ricordano perfettamente il 22 maggio 2010. Sanno come hanno passato la giornata, sanno come hanno trascorso le ore prima della partita contro il Bayern Monaco, sanno con chi hanno visto la finale di Champions League e come hanno festeggiato al triplice fischio.
Sì perché allo stadio Santiago Bernabeu di Madrid l’Inter ha scritto una delle pagine più belle della sua storia, chiudendo una stagione leggendaria, conclusa con un trionfale mese di maggio. La vittoria in Coppa Italia il 5 contro la Roma, il 18° Scudetto conquistato a Siena il 16, un Triplete completato quella notte contro il Bayern Monaco.
Con una firma comune in tutti e tre i trionfi: quella del Principe Diego Alberto Milito, eroe decisivo nelle partite più importanti. La sua doppietta contro il Bayern è un concentrato di tecnica, carattere e tanta voglia di vincere: due gol che portano l’Inter in paradiso.
I gol, la festa, le lacrime, l’espressione trasfigurata sul volto di capitan Javier Zanetti mentre alza al cielo la coppa: immagini diventate opere d’arte, appese nella galleria dei capolavori nerazzurri.
Una festa irrefrenabile, che ha portato migliaia di tifosi nerazzurri a San Siro, in attesa fino all’alba nell’attesa di quella coppa magnifica: una notte che non è mai finita, così come le emozioni che abbiamo provato in tutta quella lunga giornata di 14 anni fa.
Al centro di San Siro splende una macchia nerazzurra. Luccica un trofeo bellissimo, sollevato dalle mani salde di capitan Lautaro Martinez. L’Inter è Campione d’Italia e alza la coppa dentro a uno stadio commosso e commovente, stipato, caldissimo.
La meraviglia di una stagione straordinaria, l’affetto di un tifo senza eguali, la passione di un popolo. Dopo Inter-Lazio i giocatori fanno l’ingresso in campo, uno a uno, osannati dagli oltre 70mila del Meazza. Si parte da Sommer, si arriva a mister Inzaghi. Infine, capitan Lautaro.
Alza lo Scudetto, dentro a una festa così bella che commuove, in una giornata di maggio aperta da una coreografia mozzafiato e chiusa con i fuochi d’artificio dentro a San Siro. Ha cantato senza sosta, il Meazza. Ha cantato l’amore per questa squadra, per l’orgoglio di questi colori.
Una festa stupenda, animata anche dalle voci vibranti di Luciano Ligabue e Tananai, che hanno fatto emozionare ancora di più tutti i presenti. Per una notte indimenticabile.